Nando è un ragazzo semplice. Il suo motto? “La mattina ti alzi per andare a lavorare, nel weekend ti alzi per divertirti”. Nato e cresciuto in periferia, Nando si definisce “buono, tranquillo, burlone, il classico compagnone”. Nando è un operaio e ha lavorato fin da quando aveva 12 anni, ma ora si dice soddisfatto degli obiettivi raggiunti (anche se, solo in piccola parte, è socio della ditta per cui lavora). Ama andare in palestra, stare con la sua famiglia, è legatissimo alla nonna materna, che vorrebbe addirittura portare con sé nella Casa, e divertirsi con gli amici. Va d’accordo un po’ con tutti, “anche con il compagno di mia mamma”.
La sua infanzia è stata “felice, anche se sentivo spesso la mancanza di mio padre, soprattutto quando andavo a giocare a pallone”. Ha avuto una relazione sentimentale travagliata, durata quattro anni, a causa della quale ha perso molte amicizie, ma adesso è pronto a rimettersi in gioco “ora ho capito come sono fatte le donne”. La sua donna ideale dovrebbe “avere la carnagione scura, gli occhi verdi, i capelli castani, un corpo atletico e il seno grande”. Per il resto non chiede poi tanto: “l’importante è che sia simpatica, che sappia divertirsi e che mi voglia bene”.
Ama i film tutti ‘muscoli e azione’ (“Rocky, Rambo”), ascolta Renato Zero e la lettura non è il suo forte, “non ho mai letto libri”. Si affeziona facilmente alle persone, “forse a volte sono anche un po’ frettoloso, sbaglio nei modi”, quando si rilassa diventa un mattacchione. Ha un solo amico “molto vicino, ci vogliamo bene, ci confidiamo e non ci nascondiamo niente”. Quello che proprio non sopporta sono le bugie.
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