Motociclista appassionato e amatore per necessità, Giuliano è un operaio tessile da due anni in cassa-integrazione, così da allora fa l’accompagnatore per signore (“è una parentesi della mia vita che spero finisca presto”). Si definisce suscettibile e spigoloso, “le persone mi rispettano perché conoscono il mio carattere”, ma sotto l’armatura da ‘rider’ indefesso nasconde un animo gentile e generoso: Giuliano si è occupato per molti anni di volontariato con persone con difficoltà psichiche e motorie. Inoltre ha conosciuto la sofferenza e le difficoltà sulla propria pelle, infatti, una malattia lo ha costretto a due trapianti delle cornee. E’ single, anche per via del suo lavoro attuale, e confessa di aver avuto “un po’ di storie ma mai serie, mi stanco subito, sono uno spirito libero”.

Non nasconde però di avere un debole per le bionde e “per le donne con un look bizzarro e gentili”. Vive da solo e, pur avendo un buon rapporto con i genitori e un legame importante con la sorella, “non mi sono mai confrontato con loro, ho sempre risolto i miei problemi per conto mio, sono uno spirito indipendente”. La passione di Giuliano per le due ruote ha origini lontane, “a 8 anni sono salito sulla prima moto e a 14 ho iniziato a lavorare per comprarmi il motorino, poi crescendo ho avuto moto sempre più grandi”.

In seguito, appena ha potuto, Giuliano ha deciso di partire da solo in moto per il santuario di Lourdes, che racconta esser stato “il viaggio della mia nuova vita”. Oggi il suo sogno più grande è comprarsi una moto Harley Davidson e trovare un lavoro a tempo indeterminato. Non rinuncerebbe mai alla sua uniforme da motociclista, agli stivali e alla giacca di pelle.