Fisico statuario e chioma leonina, l’aspetto appariscente di Norma nasconde un carattere schietto e un animo delicato. Figlia unica, madre congolese e padre italiano, Norma è nata in Africa e tre mesi dopo è arrivata in Italia; ha perso il padre all’età di 8 anni, “un evento che mi ha segnato profondamente e mi ha creato molti problemi”. E’ cresciuta sola con la madre, una donna presente con la quale però ha avuto un rapporto conflittuale durante l’adolescenza: oggi il loro legame è più sereno anche grazie alla buona intesa col compagno della madre.

Norma è innamorata da alcuni anni di un uomo, anche lui ballerino, con cui convive da poco a Torino, dopo aver vissuto a lungo un rapporto a distanza per via del lavoro di entrambi. Confessa che il suo uomo ideale deve essere “prestante e intelligente, fedele, simpatico e poi mi deve far sentire piccola e unica”. Si definisce generosa e disponibile con gli altri e ama le persone oneste e leali; dei suoi amici racconta: “non ho un rapporto morboso con loro perché gli amici veri, che sono pochi, sono quelli che non ho bisogno di sentire e vedere spesso, proprio perché c’è un rapporto profondo e vero”. Le persone buffe e la comicità intelligente sono le cose che più la divertono, mentre ciò che più la irrita sono l’ignoranza e le persone che per emergere svalutano gli altri.

La particolare sensibilità di Norma la rende molto critica con sé stessa, “sono contenta di quello che ho, ma sono ancora insoddisfatta di me, vorrei qualcosa di più, ho molti rimpianti perché voglio fare sempre tante cose ma spesso non concludo niente”. Norma ha diversi progetti, “la laurea in dietistica, un musical prodotto da me” e un grande sogno: “l’Italia meno razzista”. Il suo motto: “mai arrendersi”.