Davide è un ragazzo ‘all?antica’ nell?aspetto e nella personalità: ama l’abbigliamento classico ed elegante, tiene alle tradizioni e ai valori e su tutto apprezza il garbo. Lavora fin da quando aveva 18 anni, quando ha smesso di giocare a calcio da professionista; inoltre aiuta come volontario le persone in difficoltà, per questo da poco ha ricevuto la carica di Cavaliere di Malta. Vive con i genitori, che stima molto e a cui è molto legato: “la famiglia è quello che sei: io sono fortunato, mi hanno educato in maniera rigida, ma oggi li ringrazio.
Mio padre è un grande lavoratore, mia madre una grande madre. Per me hanno fatto tantissimo”. Ha un fratello, Riccardo (“è un fratello, un padre e una guida”). Si definisce responsabile (“Lo sono da sempre, mio padre mi trattava come un piccolo uomo più che come un ragazzino, ma ho sempre avuto un filo di ribellione nel dna”), ma anche disponibile, cordiale e generoso: “sono un tipo che fa facilmente amicizia, amo la gente ed ho molti conoscenti che mi stimano. Gli amici davvero importanti, però, sono pochi e come fratelli”. Davide è molto attento alla forma, ma ama la semplicità, la spontaneità, mentre non tollera la maleducazione e l’inciviltà. Ha avuto una storia importante con una ragazza del liceo, finita due anni fa e una con una donna più grande di lui. A proposito del gentil sesso confessa: “sono un esteta e un cultore della donna, amo la delicatezza, la compostezza, vorrei una donna che mi facesse sentire importante, che sappia darmi dolcezza, intelligenza”.
A proposito di fedeltà, invece, aggiunge: “se una compagna riesce a darmi tutto non ho bisogno di tradire, ma poichè sono parecchio sensibile alla femminilità e al buongusto, mi è capitato di scivolare”. Oggi dice di essere sereno, “però spesso vivo crisi esistenziali, perché sono ambizioso e soffro la mediocrità. Lavoro molto e guadagno troppo poco, la mia ambizione è diventare ricco e una persona che lasci il segno, essere davvero qualcuno”.
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