Solo con la fatica si ottiene il successo personale“: questo è il motto di Armando, è il pensiero che lo ha accompagnato sin dall’infanzia. Armando, a differenza dei suoi coetanei, non è voluto fuggire dal luogo in cui è nato per cercare fortuna altrove. Vive a Catania ed il suo sogno è quello di realizzare nuovi progetti di architettura e design per migliorare la sua città.

Odia il malaffare, in particolar modo la mafia. Nonostante un’infanzia travagliata ed un cattivo rapporto col padre Salvo, Armando è legatissimo alla mamma Mirella e alla sorella Natalie, anche se il suo vero punto di riferimento era il nonno ebanista da cui ha ereditato la creatività. In famiglia “ero libero di essere quello che volevo, a casa mia si è sempre parlato di tutto. Guardandomi indietro non ho rimorsi, quello che volevo fare l’ho fatto”.

Armando ha un look “vintage” anche se non ama essere etichettato, cerca continuamente un suo stile senza cadere negli stereotipi. Il giovane architetto non nasconde la sua cultura, è orgoglioso di essere stato il primo laureato nella sua famiglia, ama i film di Kubrick, in particolare ‘Arancia Meccanica’, e i libri di Stefano Benni. Autocritico, lunatico, riflessivo e testardo fino all’estremo, è un ragazzo che si contraddistingue per un’incredibile curiosità verso tutto ciò che lo circonda.