Marco Mazzanti e Lea Veggetti, due dei protagonisti del Grande Fratello 9, sono stati arrestati a Milano dopo una serata di follia nella quale hanno anche insultato con epiteti razzisti un portiere d’albergo e aggredito gli agenti intervenuti, mordendone uno. I due erano stati bloccati dal concierge senza documenti e ciò ha scatenato la scenata di follia. Sia Marco Mazzanti, 26 anni, il “bello” del Gf9, sia Lea Veggetti, di 40, sua ex nella casa poi lasciata per un’altra gieffina, sono accusati di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali aggravate, oltre che indagati per ingiurie aggravate dallo sfondo razziale.

Tutto avrebbe avuto inizio intorno alle 4.30 di giovedì mattina quando Mazzanti ha provato a far salire nella sua stanza di un alberto di via Benedetto Marcello, a Milano, l’ex compagna, sprovvista di documenti. Il portinaio, però, un filippino 52enne, si è rifiutato di farla passare. I due, sotto l’effetto dell’alcol, sono andati in escandescenza e hanno iniziato a inveire contro di lui con epiteti razzisti. La lite ha svegliato un’ospite dell’hotel, che è uscita dalla sua stanza per chiedere di abbassare la voce: per tutta risposta Mazzanti e la Veggetti hanno iniziato a insultare anche lei. Il bello del Gf l’avrebbe addirittura presa per un braccio e spinta a forza nella sua camera.

Nemmeno l’arrivo della polizia è riuscito a fermarli. La Veggetti si è scagliata contro gli agenti a suon di schiaffi e morsi alle braccia. Mazzanti è stato invece immobilizzato da quattro poliziotti dopo che aveva cercato di colpirne uno con una testata. “Voi date ragione a questo extracomunitario di merda – hanno gridato i due ai poliziotti – tenetevi questa Italia di merda, piena di extracomunitari di merda“. La Veggetti si è anche spacciata per “una famosa giornalista“, minacciando di far finire la storia su tutti i giornali. I due sono stati quindi accompagnati in questura, mentre due agenti sono ricoverati all’ospedale Niguarda di Milano.